La gravidanza e la maternità rappresentano un periodo in cui le donne sono particolarmente vulnerabili, specialmente per quanto riguarda la loro salute. Sono perciò protette dalla normativa comunitaria e dalle norme nazionali contro rischi specifici legati alla loro condizione evitando contemporaneamente che essa serva da scusa per discriminarle sul posto di lavoro.
Per assicurare che, indipendentemente dal Paese in cui si lavora, la protezione sia sufficiente prima e dopo il parto, la legislazione comunitaria garantisce una serie di diritti specifici.
Questi diritti hanno l’obiettivo di proteggere la salute delle donne sul posto di lavoro, di garantire loro un periodo minimo di congedo e di proteggerle da licenziamenti arbitrari
Se siete una donna che lavora e siete incinta, avete partorito da poco o state allattando un neonato avete diritto a un certo livello di igiene e sicurezza sul posto di lavoro. Per beneficiare di tale diritto dovete informare il vostro datore di lavoro della vostra condizione.
Se il vostro lavoro comporta un rischio specifico di esposizione a determinati agenti, processi industriali o a condizioni di lavoro pericolosi, il vostro datore di lavoro deve innanzitutto valutare i rischi per la vostra sicurezza e salute nonché tutte le ripercussioni che essi possono avere sulla gravidanza o l’allattamento.
Una volta effettuata tale valutazione il datore di lavoro deve informarvi dei risultati. Se vi sono rischi, il vostro datore di lavoro deve prendere le misure necessarie per assicurare che la vostra esposizione a tali rischi sia evitata. Ciò deve avvenire modificando temporaneamente le vostre condizioni di lavoro o il vostro orario di lavoro.
Se la modifica delle condizioni di lavoro e/o dell’orario di lavoro non è possibile, il datore di lavoro deve assegnarvi ad altre mansioni.
Se l’assegnazione ad altre mansioni non è possibile avete diritto a venire dispensate dal lavoro durante tutto il periodo necessario per la protezione della vostra sicurezza e della vostra salute, conformemente alle legislazioni e/o prassi nazionali. Non potete essere obbligate in nessun caso a svolgere attività per cui la valutazione abbia rivelato un rischio di esposizione che metta in pericolo la vostra sicurezza o la vostra salute