ll diritto alla formazione professionale dei cittadini disabili è pienamente riconosciuto dalla Costituzione Italiana all’art. 38: gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ma l’istruzione è anche un dovere, almeno fino al compimento del 16° anno di età, che è assolto anche attraverso la frequenza di corsi di formazione professionale presso enti accreditati.
La formazione professionale per i giovani che devono assolvere all’obbligo formativo è ora di competenza delle Province, le quali ogni anno devono emettere alcune direttive in base alle quali i singoli enti di formazione professionale istituiranno corsi finanziati dalle Regioni, se ritenuti idonei.
Ogni anno i centri di formazione professionale, solitamente nel mese di giugno-luglio, rendono noto il proprio programma dei corsi e gli allievi possono scegliere quello più congeniale. Solo nel mese di settembre lo studente avrà la conferma dell’attivazione del corso. Questa incertezza spinge molte famiglie a preferire l’iscrizione alla scuola superiore, magari meno adatta alle esigenze del ragazzo ma almeno certa.
I ragazzi con handicap possono accedere al sistema della formazione professionale in due modi:
– inseriti in corsi di formazione per tutti, se l’handicap consente loro di seguire in modo proficuo i normali corsi (in questi casi è previsto l’insegnante di sostegno);
– inseriti in specifici corsi mirati, sempre all’interno del centro di formazione, solitamente riservati a chi ha un handicap intellettivo medio-lieve e sufficienti capacità lavorative.
In Piemonte questi corsi si chiamano “pre-lavorativi”, hanno la durata di 2400 ore in tre anni, accolgono mediamente 10-12 ragazzi per corso, sono presenti un po’ su tutto il territorio della regione e vi possono accedere i giovani con obbligo scolastico assolto e fino a 24 anni di età.
L’obiettivo di questi corsi è di verificare le capacità lavorative dei singoli, consolidare le conoscenze di cultura generale apprese nei precedenti percorsi scolastici, potenziare quelle abilità indispensabili per essere cittadini autonomi e futuri lavoratori.
Il percorso prevede un certo numero di ore di frequenza in scuola e un consistente numero di ore di tirocinio da effettuarsi presso aziende o enti per verificare la tenuta lavorativa in ambiente di lavoro normale.
Alla fine di questi corsi lo studente otterrà un attestato delle competenze acquisite e una relazione sul percorso svolto che dovrà servire come base di partenza per programmare futuri progetti di inserimento lavorativo.